Gli animali sopravvivono - Metafonia

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Gli animali sopravvivono

Dio è Onnipresente, Onnisciente e Onnipotente. Ma è anche Onnipervadente, pervade, cioè, ogni creatura. Ogni essere, quindi, pervaso da Dio, diviene scintilla di Dio. E Dio non permette che nessuna delle sue scintille si estingua. Per questo nessuno muore, né gli uomini, né gli animali. Ma gli uccelli, i pesci, gli animali selvatici, le formiche, mi chiederai tu ? nemmeno loro. Per le specie meno evolute c’è una sorta di spirito di gruppo, dove i vari esemplari ritornano. Da lì, poi, di nuovo, si dipartono verso la terra, in successive incarnazioni e, mam mano  che si evolvono, passano nella specie successiva.
Vi sono delle specie, cani, gatti, cavalli, scimmie, delfini, elefanti, i cui elementi hanno raggiunto una certa evoluzione e pertanto, non  hanno più necessità di ritornare allo spirito di gruppo, poiché si sono già individualizzati. Sono cioè divenuti singole anime dotate di un corpo fisico e del corrispondente e relativo, individuale, corpo sottile. E’ quello che è accaduto ai nostri amici a quattro zampe. Anche loro, ti assicuro, sopravvivono. Anche loro vanno in Paradiso dopo avere attraversato il Ponte dell’Arcobaleno. Anche loro mi fanno sentire la loro voce, il loro abbaio, il loro mìagolio al registratore. “siamo qua, ci siamo anche noi, siamo vivi”, vogliono dirmi. Ti ho portato Chiaretta, Chiaretta è tornata, mi ha detto mio marito nella seconda registrazione. "Di Chiaretta senti la voce", e subito l’abbaio forte che ho immediatamente riconosciuto, della mia labrador, di Chiara (ascolta il relativo file intitolato Chiara), di Chiara che avevo tanto amato, della mia piccola che tanto mi adorava. Il suo abbaio, di nuovo. Dopo quel tumore terribile, alle ossa, che l’aveva distrutta. Dopo la straziante, indispensabile eutanasia. Dopo la sua sepoltura, avvenuta un anno dopo la dipartita di mio marito. Le avevo messo intorno al collo il suo foulard fucsia , con tante paperine gialle stampate. “piccolina le avevo detto fra le lacrime, voglio che torni in Paradiso con al collo il foulard che ti aveva regalato il tuo papà”, magari vi incontrerete di nuovo. Tre anni dopo, ne ebbi la certezza, si erano incontrati. Erano insieme, Chiara e mio marito, “ Chiaretta è qui, l’ho riportata a casa” , e mi parlavano entrambi al registratore …
Gli animali di là stanno con i loro padroni, se anche loro sono di là. Stanno con chi li ha amati. E molto spesso vengono anche di qua, in mezzo a noi. Vengono a trovare i loro padroni che sono rimasti di qua, vengono a trovare chi li ha amati.
Mio marito arriva sempre da me ora con l’uno, ora con l’altro dei nostri animali, cani e gatti. ”E’ arrivato Gino” (il mio gatto, vedi la foto) c'è Billy (il cockerino), io con Enrichino ci giocavo (ascolta il relativo file),
“un cane candido in paradiso ti aspetta” (ascolta il relativo file).
I nostri animali, che pensiamo morti, ci vengono a trovare tantissime volte, “ha passato tutta la notte sul divano”, mi dice spesso mio marito, riferendosi a qualcuno di nostri cani, oppure: “ l'ho portato, non lo vedi ? è qui sotto il tavolo”, oppure “mostragli i croccantini “.
Anche qui, vale la stessa regola, il distacco è per noi, non per loro. I nostri animali ci vedono e ci sentono come prima, più di prima. Siamo noi a non poterli vedere, ne sentire. Ma ci sono … ci sono tutti !


Billy
Chiara


Gino
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